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Durante questi secoli, la moda continua a cambiare, di volta in volta, associandosi anche a modelli esterni.
Tra il 1500 e la metà di esso, l'italia cadde in mano agli spagnoli, influenzandone la moda;
Nei primi 500 anni il Rinascimento le vesti tornano ad allargarsi nuovamente, infatti la donna appare in forma più tondeggiante (come le veneri di Tiziano) non più longilinea; è proprio a Venezia che il costume femminile veniva espresso con più libertà: scollature profonde ed elementi tratti dall'abbigliamento orientale: ad esempio i primi orecchini.
Si diffonde l'utilizzo delle braghe rigonfie lunghe fino al ginocchio sotto le gonne, e le veneziane solevano tingersi i capelli di rosso tiziano, mentre l'uomo dal canto suo, cercava di accentuare la sua virilità: muscoloso, con spalle larghe e barba folta, metteva in mostra anche i suoi attributi sessuali, indossando la braghetta una sorta di rigonfio sull'inguine chiaramente fallico. C'è comunque la continuazione dell'uso di più abiti sovrapposti; maniche tagliate da cui uscivano gli sbuffi della camicia; la pelliccia fu più evidente nei grandi colli a scialle dei soprabiti. La più pregiata era la lince, detta "lupo cerviero".
Dopo il 1550, l'Italia fu divisa in principati, mentre nel resto dell'Europa si erano formati gli stati.
Alcuni principali erano retti direttamente da dinastie non italiane, e quindi ci fu un irrigidimento dei costumi: gli abiti ritornarono ad essere chiusi sul busto, non esistevano più scollature, furono sostituite alla fine del secolo, da un abito a collo alto e dalla gorgiera, un rigido collo di pizzo inamidato, inotre vennero introdotti i nuovi corpetti di metallo e la
Nel 1600 In italia iniziò il periodo della decadenza, che si abbattè anche sulla moda, le nazioni vincenti imposero forme e colori nuovi, specialmente al nord.
Il paese da cui si copiò (fino all'incirca il 1900) gli abiti, specialmente quelli nobili, fu la Francia.
Si entrò nel periodo Balocco caratterizzato da forme, colori, accostamenti di materiali, esuberanti e molto spesso eccentrici.
La
Re sole, influenzò molto la moda del periodo, ideando precise regole e obbligando i cortigiani a indossare determinati capi d'abbigliamento.
Il periodo più ricco fu tra il 1655 e il 1675 fu anche stravagante, si presero in considerazione ornamenti frivoli, non più severi.
Nacquero i calzoni alla Rhingrave, che era costituita da una gonna pantalone molto larga e ornata di nastri e fiocchi laterali. Sopra al busto si indossava un bolero da cui fuoriusciva fluente la camicia, furono aboliti stivali e tornarono alla moda calzini e scarpe con scarpe con il tacco. Sopra al busto si indossava un bolero da cui fuoriusciva fluente la camicia. Aboliti gli stivali, tornarono le calze e le scarpe col tacco, e si introdusse una veste a tre capi: marsina (una giacca al polpaccio), sottomarsina, un lungo gilè, e braghe corte al ginocchio= Habit à la française, e la novità dell'utilizzo della parrucca maschile più costosa: lunga e ricciola. A fine del 1600 nacque la cravatta.